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ANNO
2025
ANNO 2025 - NUMERO 59
29/08/2025
Muove i primi passi la Comunità Energetica promossa da Confagricoltura

ConfagriCER è la Comunità Energetica promossa da Confagricoltura che punta ad associare produttori e consumatori di energia elettrica da fonti rinnovabili che potranno fruire degli incentivi pubblici riservati alle CER del decreto CACER (DM 414/2023). L’obiettivo è quello di favorire la transizione energetica e la condivisione di energia da fonti rinnovabili tra imprese e territorio, grazie anche alle opportunità offerte dalla normativa per l’incentivazione dell’autoconsumo diffuso e dal PNRR.

Costituita lo scorso febbraio, ConfagriCER si configura come una cooperativa aperta alle imprese agricole associate e non solo, che opera su tutto il territorio nazionale, organizzando le configurazioni di autoconsumo e fungendo da referente verso il GSE per la gestione degli incentivi.

CHE VANTAGGI OFFRE

- Benefici economici specifici per i membri delle configurazioni differenziati per produttori e consumatori;

- Opportunità di sviluppare nuovi impianti a fonti rinnovabili di potenza fino a 1 MW e valorizzazione dell’autoconsumo diffuso.

QUALI OPPORTUNITÀ CI SONO?

- (entro il 31/12/2027) possibilità per la CER di accedere agli incentivi sull’energia condivisa all’interno di una configurazione di autoconsumo (TIP – tariffa incentivante premio) + contributo ARERA di valorizzazione, per un periodo di 20 anni

- (entro il 30/11/2025) possibilità per il produttore di accedere al contributo in conto capitale fino al 40% della specifica Misura PNRR, destinato alla realizzazione di nuovi impianti FER < 1 MW realizzati all’interno di comuni sotto i 50.000 abitanti

- il produttore potrà comunque continuare ad autoconsumare e/o vendere l’energia che produce (a GSE/mercato) in piena autonomia

- una quota dell’energia condivisa (quota eccedentaria) può essere destinata a finalità sociali nel territorio in cui opera la configurazione

Al seguente link puoi richiedere maggiori informazioni: CLICCA QUI 

 

29/08/2025
Nota dei servizi veterinari regionali su piano di rientro anticipato bovini in alpeggio in Val d’Aosta

A seguito del peggioramento del quadro epidemiologico della Lumpy Skin Disease (LSD) nei territori francesi della Savoia e Alta Savoia è stata istituita una zona di sorveglianza che comprende una buona parte del territorio della regione Valle d'Aosta.

Al contempo, la Regione Valle d'Aosta, sentito anche il Ministero della Salute, ha avviato la procedura per effettuare una vaccinazione emergenziale di massa per tutti i capi bovini presenti sul proprio territorio. Pertanto, i capi che provengono da stabilimenti piemontesi e che si trovano in questo momento in alpeggi situati sul territorio valdostano saranno compresi nel piano vaccinale.

Considerato che la risposta immunitaria al vaccino si manifesta al ventottesimo giorno dalla data di inoculazione e visto il Regolamento delegato (UE) 2023/361, il quale prevede, al fine di evitare che il virus vaccinale seppur attenuato infetti altri animali inducendo una immunità al momento non differenziabile da quella del virus che causa la malattia, un’attesa di almeno 60 giorni dall'immunizzazione prima di movimentare i capi vaccinati, si rappresenta la necessità di informare gli operatori che detengono attualmente i capi nei territorio valdostano circa la possibilità di programmare un rientro anticipato prima che venga avviato il piano vaccinale.

Si informa che è in corso una interlocuzione con l'Assessorato Regionale all’Agricoltura per valutare la possibilità di riconoscere comunque il premio PAC per l'alpeggio, se questo dovesse interrompersi prima del dovuto. Ad oggi non risulta ancora definita con precisione la tempistica relativa alla disponibilità e all'approvvigionamento dei vaccini, e, di conseguenza, all'avvio del piano vaccinale.

Iniziata la campagna vaccinale, in caso di permanenza in territorio valdostano dei capi vaccinati o in attesa di esserlo, restando inteso comunque il divieto di movimentazione fino a ottobre/novembre, gli operatori dovranno darne comunicazione all'ASL di competenza per organizzare le squadre di veterinari e dei tecnici che andranno ad effettuare gli interventi vaccinali a supporto dei colleghi valdostani. Si comunica infine che non saranno concesse deroghe.