57
ANNO
2025
ANNO 2025 - NUMERO 57
08/08/2025
Intervento a favore delle aziende che svolgono attività turistico-ricettive

E’ aperto il bando "Intervento a favore delle aziende che svolgono attività turistico-ricettive" (Bando Agriturismi), rivolto alle PMI del settore turistico, anche di nuova costruzione. Possono partecipare le aziende dei seguenti settori: alberghiero, extra alberghiero (B&B, affittacamere ecc), ricettivo rurale (agriturismi, alloggi/camere, orf ecc), ricettivo all’aperto (campeggi, glamping, ecc), strutture alpinistiche.

La scadenza è fissata al 30/09/2025.  

E' previsto un contributo in conto capitale pari al 50% (erogazione massima € 60.000,00),  

Importo minimo di spesa € 10.000,00

 Interventi non cumulabili con altre agevolazioni

A graduatoria approvata, gli investimenti dovranno essere conclusi (realizzati/pagati/rendicontati) entro 24 mesi

Interventi ammissibili:

- ampliamento e miglioramento qualitativo di strutture

- riqualificazione di impianti e acquisto attrezzature collegate all’attività turistica;

- incremento dell’efficienza energetica delle strutture ricettive e/o installazione impianti a fonte rinnovabile;

- riqualificazione interna ed esterna degli spazi della struttura ricettiva, ivi compreso l’adeguamento antisismico e antincendio;

- eliminazione delle barriere architettoniche interne ed esterne;

- incremento del livello tecnologico anche attraverso la digitalizzazione (es. impianti wi-fi, centralini, server e pc, siti web ottimizzati per il sistema mobile, programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti);

 - illuminazione di spazi ed ambienti interni ed esterni.

Le domande sono soggette a imposta di bollo (pari a 16.00 €). Sarà necessario sottoscrivere gli allegati con firma digitale.

Per ulteriori informazioni contattate gli Uffici Zona.

08/08/2025
Vacanze in agriturismo: in provincia di Alessandria è trainato dal “turismo esperienziale”

A pochi giorni da Ferragosto si prospetta un buon andamento di presenze nelle strutture agrituristiche italiane. Nonostante questo, l’estate 2025 per il comparto si presenta caratterizzata da luci e ombre. Secondo le rilevazioni di Agriturist (Confagricoltura), l’andamento della stagione evidenzia la tenuta del settore in un contesto generale non facile, e la necessità di rispondere a esigenze legate a nuove abitudini di viaggio. Una tendenza che si registra anche in provincia di Alessandria dove è presente la rete di agriturismi di Agriturist Alessandria.

“Al momento non emergono particolari criticità e l’andamento sembra in linea con quello della scorsa stagione – rileva il presidente di Agriturist Alessandria Vittorio Giulini – E’ comunque presto per trarre conclusioni vista l’importanza dei mesi di agosto e settembre, per i quali l’andamento climatico può costituire un fattore di rilievo”.

Un dato, tuttavia, è rilevante: in una destinazione che non richiama un turismo di massa come la provincia di Alessandria, la valenza paesaggistica e l’offerta esperienziale molto diversificata che sono in grado di offrire le strutture, fanno la differenza.

Dagli ormai classici aperitivi in vigna ai trekking tra le colline o i tanti bike tour, “le nostre strutture offrono un turismo esperienziale di ottimo livello nel quale il rapporto umano ha un ruolo fondamentale”, conclude Giulini.

La conferma arriva dalle rilevazioni di Agriturist a livello nazionale: la domanda si orienta sempre più verso proposte di qualità e personalizzate, che rispecchiano l’identità profonda del turismo rurale italiano. Sul podio delle richieste del turista si trova il desiderio di contatto con la natura, con la possibilità di effettuare escursioni (53%) e attività sportive (26%), come bike, trekking ed equitazione, seguite da degustazioni e ristorazione tipica.

La clientela predominante è composta da famiglie (il 68%) e turisti stranieri, con un trend in aumento. Ricercati sono soprattutto le bellezze naturalistiche e il patrimonio culturale dei vari territori. Per quanto riguarda invece i flussi turistici italiani si riscontra una certa difficoltà legata soprattutto alla diminuzione del potere d’acquisto dei nuclei familiari.

Secondi gli ultimi dati dell’osservatorio regionale, i movimenti turistici nella provincia di Alessandria rappresentano il 5,9% degli arrivi e il 4,8% delle presenze regionali. Il 52% delle presenze arriva dal resto d’Italia, mentre il 48% dai paesi stranieri, soprattutto europei (Benelux, Germania, Francia).

08/08/2025
Vino, buona annata per qualità. Preoccupa l’andamento del mercato

Se da un lato il contesto internazionale e il quadro economico preoccupano, e non poco, i produttori di vino, dall’altro le premesse per la prossima vendemmia sembrano essere molto positive per qualità e quantità. C’è una sostanziale uniformità nella valutazione dell’andamento generale su scala nazionale, soprattutto dopo due annate critiche, con un leggero anticipo di maturazione.

E’ il quadro tracciato dalla Federazione Vino di Confagricoltura, presieduta da Christian Marchesini, che si è riunita per analizzare la situazione in vista della vendemmia 2025. Se non subentreranno eventi meteorologici nelle prossime settimane, l’annata sarà di quelle da incorniciare.

Le nubi, tuttavia, non mancano e riguardano la situazione di mercato, assai più preoccupante. Le difficoltà sono diffuse e coinvolgono quasi tutte le regioni, con dinamiche analoghe: le giacenze in cantina sono elevate, in particolare per i vini rossi, e le prospettive per la nuova campagna di vendita non appaiono rassicuranti.

I prezzi delle uve sono attesi in calo ovunque, talvolta anche in modo marcato, con stime di riduzioni fino al 30%. In alcune regioni, come Lombardia e Puglia, si registrano crisi conclamate con richieste di blocco delle rivendiche o di riduzione delle rese.

“C’è una significativa contrazione dei consumi, anche al ristorante, dove tuttavia –afferma Marchesini – il ricarico, anche al calice, incide sulle ordinazioni. A questo si somma il cambio di abitudini dei consumatori, complici le campagne antialcol e le mode salutiste”.

Sul fronte esportazioni, oltre agli effetti negativi dell’accordo Ue–Usa sui dazi, si registra un irrigidimento delle politiche protezionistiche di alcuni mercati asiatici, in particolare Cina e Russia. Fattori che contribuiscono a delineare con chiarezza il fatto che occorre una strategia ampia e duratura, capace di riequilibrare la domanda con l’offerta e di rafforzare il ruolo degli attori della filiera.

“Il rilancio della domanda è per noi una priorità – dichiara Marchesini – e passa attraverso un’attività di promozione e comunicazione rinnovata e rafforzata, capace di contrastare una narrazione sempre più diffusa che tende a sminuire la cultura del ‘bere bene’. Una cultura che, al contrario, rappresenta valori profondi legati al territorio, alla tradizione e alla convivialità. Purtroppo, il vino viene sempre più spesso assimilato indiscriminatamente ai rischi dell’abuso di alcol, allontanandosi così dai modelli di consumo consapevole, soprattutto tra le nuove generazioni. Su questo l’Italia ha ancora molto da raccontare e da insegnare.”

Marchesini sottolinea inoltre l'importanza di potenziare le attività di promozione nei Paesi terzi, rendendole più flessibili e maggiormente adattabili alle reali esigenze delle imprese e dei mercati di riferimento.

“Questa situazione – conclude – richiede comunque anche l’individuazione di strumenti correttivi in grado di incidere sui volumi produttivi. Sarà fondamentale agire su più fronti, affrontando con decisione anche la questione degli esuberi. Gli strumenti a disposizione sono diversi: dalla gestione delle nuove autorizzazioni di impianto alla regolazione delle rese, sia per i vini comuni che per quelli a denominazione. Si tratta di misure che possono produrre effetti nel medio-lungo periodo, ma che richiedono una visione strategica di settore di ampio respiro, strutturata su più anni.”

08/08/2025
Dal Consorzio Asti Docg: via libera a riduzione rese e stoccaggio per la prossima vendemmia

Riceviamo e condividiamo il comunicato del Consorzio Asti Docg.

Riduzione delle rese per la campagna vendemmiale 2025 da 100 a 90 quintali per ettaro di cui 5 destinati allo stoccaggio. Sono le misure varate ieri sera in larga maggioranza dall’assemblea dei soci del Consorzio Asti Docg su proposta del cda dell’ente di tutela a salvaguardia della denominazione, in particolare alla luce della difficile e attuale situazione congiunturale. 

Specificatamente quindi, per la prossima campagna vendemmiale, la resa massima per Asti Spumante e Moscato d’Asti sarà ridotta a 90 quintali per ettaro, di cui 5 riservati allo stoccaggio fino al 31 marzo 2026. Sarà consentito un eventuale supero fino a 18 quintali per ettaro, rivendicabili come mosto bianco aromatico da uve Moscato. Gli ulteriori esuberi (fino a 12 quintali per ettaro) dovranno essere destinati a produzioni diverse dal vino.

Sul fronte dello stoccaggio le aziende potranno riclassificare in autonomia i prodotti detenuti come mosto bianco aromatico o vino bianco. Al termine del periodo, il consiglio di amministrazione  del consorzio valuterà – in base all’andamento del mercato – se svincolare, anche parzialmente, i volumi destinati all’Asti Docg oppure prolungare ulteriormente la durata della misura.

Nel primo semestre il saldo dei contrassegni di Stato per il prodotto imbottigliato si è fermato 45,6 milioni di pezzi (-8,2%) contro i 49,7 milioni del pari periodo dello scorso anno.