
La Regione Piemonte, nel quadro di azioni a supporto del turismo Piemontese, al fine di favorire lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dell'offerta turistica, intende approntare uno strumento di sostegno alle attività turistico ricettive svolte in forma imprenditoriale.
In tale contesto il Programma annuale degli interventi 2025 (di seguito “Programma”), attraverso il riconoscimento di un contributo a fondo perduto, si pone l’obiettivo di favorire lo sviluppo, il potenziamento, la qualificazione dell’offerta turistica piemontese e dei servizi offerti, nonché la messa in sicurezza delle strutture ricettive e degli impianti turistici, col fine di consolidare la competitività sul mercato nazionale e internazionale.
In dettaglio si vuole incentivare:
- una maggiore qualità delle strutture nel loro complesso;
- una maggiore qualità dei servizi accessori (ad esempio centri benessere, piscine);
- il recupero e il riuso del patrimonio edilizio;
- una maggiore qualità dei servizi ricettivi (ad esempio servizi di accoglienza innovativi);
- un incremento degli arrivi e soprattutto delle presenze turistiche;
- un aumento delle ricadute occupazionali anche nelle località oggi turisticamente meno sfruttate.
Al seguente link si possono trovare ulteriori informazioni: CLICCA QUI

Sul sito internet del GAL Giarolo Leader al seguente link CLICCA QUI sono stati pubblicati i bandi:
• n. 1/2025 - Intervento SRD09 Investimenti non produttivi nelle aree rurali - Azione c) Valorizzazione del patrimonio insediativo ed antropico rurale attraverso il recupero di complessi, edifici ed elementi architettonici significativi e di pregio oltre che del patrimonio architettonico minore caratterizzante il paesaggio rurale,
e
• n. 2/2025 – Intervento SRD09 Investimenti non produttivi nelle aree rurali – Azione d) Interventi di mitigazione visiva di elementi detrattori del paesaggio su spazi pubblici.
Le scadenze fissate per la presentazione delle domande di sostegno sono le seguenti:
• bando n. 1/2025 dal 30/09/2025 al 16/12/2025;
• bando n. 2/2025 dal 16/09/2025 al 18/11/202

“Dazi, tagli alla PAC e transizione mal gestita stanno mettendo in crisi il comparto. Servono scelte concrete e strutturali” lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in un’intervista rilasciata su “Il Newyorkese”, lanciando un appello alle istituzioni europee.
Tra le principali criticità evidenziate, Giansanti ha indicato le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, i danni del cambiamento climatico e le nuove proposte di bilancio della Politica Agricola Comune. "I dazi al 15%, uniti alla svalutazione del dollaro, equivalgono a un dazio aggiuntivo che rende i prodotti europei ancora più costosi per i consumatori americani", ha spiegato, sottolineando i possibili effetti negativi sull’export agroalimentare italiano. “Sembrerebbe un danno pesante per l’agricoltura italiana ed europea. Per molti settori si mette a rischio la redditività”.
“L’Europa è una grande potenza economica e politica, con un mercato importante. Eppure, troppo spesso non riesce a esercitare fino in fondo il proprio peso nei negoziati internazionali. – ha rimarcato Giansanti - Anche in questo caso, come già accaduto con il fondo unico per la PAC, la presidente von der Leyen è venuta meno agli impegni assunti con gli agricoltori europei. Le scelte compiute stanno mettendo in difficoltà l’intero comparto agroalimentare europeo”.
Non meno dure le parole sulla proposta della Commissione europea per la prossima PAC: “La proposta è inaccettabile: tagliare oltre 80 miliardi di euro ai pagamenti diretti significa indebolire la produzione europea e compromettere la sicurezza alimentare. Siamo di fronte a una dichiarazione di guerra. L’agricoltura è stata per oltre 60 anni il pilastro dell’Europa: oggi la si sta smantellando. Così rischiamo di dire addio a una visione comune: è l’inizio dello smantellamento dell’UE. La presidente von der Leyen si assume una responsabilità enorme”.
Guardando al futuro, Giansanti ha indicato tre priorità su cui investire: “Innovazione, sostenibilità e giovani. Innovazione significa tecnologie digitali, agricoltura di precisione, ricerca genetica. Sostenibilità vuol dire cibo sicuro e di qualità, riducendo sprechi e consumo di risorse naturali. E poi i giovani: senza nuove generazioni e senza formazione, non c’è futuro per l’agricoltura italiana ed europea”.
In quest’ottica si inserisce anche l’accordo annunciato durante l’Assemblea nazionale dell’8 luglio tra Confagricoltura e Università Bocconi. “È un accordo strategico. L’agricoltura ha bisogno di idee nuove e competenze economiche per affrontare le sfide globali. Vogliamo costruire un’agricoltura che non subisce il cambiamento, ma lo guida”.
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