51
ANNO
2025
ANNO 2025 - NUMERO 51
27/06/2025
POZZI: SUCCESSO SINDACALE!

Dopo anni di lavoro finalmente siamo stati ascoltati: per i pozzi esistenti al momento dell’entrata in vigore della norma del ricondizionamento non è più necessario fare nulla! La modifica della norma rappresenta un grande successo per Confagricoltura Alessandria che da anni si batte per ottenerla.

Nella seduta del 26 giugno del Consiglio Regionale, nell’ambito dell’approvazione della Legge annuale di riordino per il 2025 è stato approvato l’Emendamento 517 che istituisce l’articolo 29 ter, presentato dal Consigliere Regionale Claudio Sacchetto che prevede l’esenzione per i pozzi irrigui costruiti prima del 1996 dagli obblighi previsti dalla L.R. 22/1996 “Ricerca, uso e tutela delle acque sotterranee”, l’articolo 2, comma 6 della legge vieta, al fine di tutelare e proteggere la qualità delle acque sotterranee, la costruzione di opere che consentano la comunicazione tra le falde in pressione (profonde) e la falda freatica. Il comma 7 del medesimo articolo demanda alla Giunta regionale la definizione dei criteri tecnici per l'identificazione della base dell'acquifero superficiale, corredati da apposita cartografia, cui fare riferimento per l'applicazione delle disposizioni della legge stessa. In seguito, il piano di Tutela delle Acque e vari Regolamenti regionali, hanno meglio codificato tale imposizione di Legge.

Le aziende o i Consorzi con pozzi irrigui costruiti antecedentemente alla promulgazione della Legge 22/1996, prima della quale non era presente alcun obbligo, a normativa vigente avrebbero dovuto procedere a costosi lavori di ricondizionamento (per eliminare comunicazione tra le falde) oppure alla chiusura dei pozzi stessi.

L’emendamento prevede l’inserimento nell’articolo 2 del comma 6 bis: “Le opere di prelievo delle acque sotterranee ad uso irriguo per le quali è dimostrata la realizzazione prima del 31 marzo 1996, sono esentate dall’obbligo di chiusura finalizzato ad evitare la comunicazione tra la falda in pressione e la falda freatica. Tale esenzione è applicata anche qualora i pozzi non siano stati ricondizionati entro il 31/12/2024”.

Con questa modifica della Legge del 1996 sulla Ricerca, uso e tutela delle acque sotterranee –ricorda il Consigliere Sacchetto - ho ritenuto utile esentare i pozzi irrigui costruiti prima della promulgazione della Legge stessa dall’obbligo di un costoso ricondizionamento o peggio alla chiusura, ricordo che i pozzi irrigui sono utilizzati per pochi mesi all’anno ed il rischio di contaminazione delle acque è assolutamente ridotto. L’eliminazione dell’obbligo viene incontro a richieste formulate da molto tempo da parte delle Organizzazioni agricole, delle aziende e dei consorzi irrigui, questo emendamento è un segno di grande attenzione verso queste istanze”.

27/06/2025
PEC AMMINISTRATORI: PROROGA AL 31 DICEMBRE 2025 UFFICIALIZZATA DAL MIMIT

Con la Nota n. 127654 del 25 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto la proroga al 31 dicembre 2025 del termine per la comunicazione al Registro delle Imprese della casella di posta elettronica certificata (PEC) degli amministratori di società.

Come noto, l’art. 1, comma 860, Legge n. 207/2024, ha introdotto l’obbligo di comunicare al Registro delle imprese il domicilio digitale degli amministratori di imprese costituite in forma societaria, così come già previsto per le imprese individuali e le società.

La norma, in particolare, si è limitata ad estendere agli amministratori l’obbligo di comunicazione già previsto dall’art. 5, comma 1, D.L. n. 59/2012, senza tuttavia prevedere alcunché circa il termine per adempiere alla comunicazione e al relativo impianto sanzionatorio.

Con Nota n. 43836 del 12 marzo 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha quindi reso gli attesi chiarimenti interpretativi sulla nuova comunicazione obbligatoria.

Il ministero, in particolare, ha precisato che l’obbligo riguarda gli amministratori di tutte le imprese costituite in forma societaria, siano esse società di persone o di capitali, che esercitano un’attività imprenditoriale.

Dall’adempimento restano quindi escluse le sole forme societarie che non esercitano attività commerciali, quali, ad esempio, le società semplici, con la sola eccezione delle società semplici esercenti attività agricola che sono soggette all’obbligo, le società di mutuo soccorso, i consorzi, anche con attività esterna, le società consortili e gli enti giuridici non costituiti in forma societaria o che, comunque, non svolgono un’attività imprenditoriale.

In relazione alla figura dell’amministratore, ossia “il soggetto al quale è demandata la gestione degli affari sociali e le connesse funzioni di dirigenza e organizzazione”, il ministero ha precisato che la stessa deve essere intesa in senso ampio;  inoltre, considerato che l’obbligo in esame riguarda le persone fisiche che svolgono l’incarico e non l’organo amministrativo, in presenza di una pluralità di amministratori, il ministero ha ritenuto che nel Registro delle Imprese debba essere iscritto un indirizzo di posta elettronica certificata per ciascuno amministratore.

Secondo il ministero, peraltro, la casella PEC dell’amministratore, oggetto della comunicazione, non può coincidere con quella della società. Pertanto, gli amministratori privi di una casella PEC attiva, sono tenuti a dotarsene per poi procedere alla comunicazione al Registro delle Imprese.

Le indicazioni ministeriali non sono state tuttavia condivise da Unioncamere, ossia l’Ente pubblico che rappresenta il sistema camerale, che con una nota interna dello scorso 2 aprile 2025, ha reso un’interpretazione assai meno stringente del dato normativo.

Quindi prendendo atto che il termine del 30 giugno 2025 potrebbe generare criticità operative, anche in ragione della concomitanza con gli adempimenti societari connessi all’approvazione dei bilanci dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, con la Nota n. 127654 del 25 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha differito l’obbligo di comunicazione della PEC degli amministratori al 31 dicembre 2025.

Restano, tuttavia, invariate e confermate le linee interpretative e le ulteriori indicazioni operative fornite con la precedente Nota n. 43836 del 12 marzo 2025, tanto che il ministero, nella nota in esame, ha invitato espressamente le Camere di Commercio a conformarsi a tutte le indicazioni fornite, curando la corretta diffusione dell’informazione presso le imprese.

Di conseguenza, l’obbligo di comunicazione ricorre in capo a tutte le imprese costituite in forma

societaria:

  • le imprese costituite dopo il 1° gennaio 2025, dovranno comunicare la PEC dell’amministratore all’atto del deposito della pratica di iscrizione;
  • le imprese costituite prima del 1° gennaio 2025, dovranno comunicare la PEC dell’amministratore entro il 31 dicembre 2025, o in caso di una nuova nomina o rinnovo dell’amministratore, in data antecedente.

Il mancato rispetto del termine del 31 dicembre 2025 comporterà l’applicazione della sanzione di cui all’art. 2630, Codice civile, da 103 euro a 1.032 euro.

Inoltre, poiché l’indirizzo PEC dell’amministratore non può coincidere con quello della società, le imprese che hanno già comunicato, alle Camere di Commercio che lo consentivano, il domicilio digitale della società, sono ora tenute a comunicare, entro il nuovo termine del 31 dicembre 2025, l’indirizzo PEC personale dell’amministratore.

 

Con la Nota n. 127654 del 25 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto la proroga al 31 dicembre 2025 del termine per la comunicazione al Registro delle Imprese della casella di posta elettronica certificata (PEC) degli amministratori di società.

Come noto, l’art. 1, comma 860, Legge n. 207/2024, ha introdotto l’obbligo di comunicare al Registro delle imprese il domicilio digitale degli amministratori di imprese costituite in forma societaria, così come già previsto per le imprese individuali e le società.

La norma, in particolare, si è limitata ad estendere agli amministratori l’obbligo di comunicazione già previsto dall’art. 5, comma 1, D.L. n. 59/2012, senza tuttavia prevedere alcunché circa il termine per adempiere alla comunicazione e al relativo impianto sanzionatorio.

Con Nota n. 43836 del 12 marzo 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha quindi reso gli attesi chiarimenti interpretativi sulla nuova comunicazione obbligatoria.

Il ministero, in particolare, ha precisato che l’obbligo riguarda gli amministratori di tutte le imprese costituite in forma societaria, siano esse società di persone o di capitali, che esercitano un’attività imprenditoriale.

Dall’adempimento restano quindi escluse le sole forme societarie che non esercitano attività commerciali, quali, ad esempio, le società semplici, con la sola eccezione delle società semplici esercenti attività agricola che sono soggette all’obbligo, le società di mutuo soccorso, i consorzi, anche con attività esterna, le società consortili e gli enti giuridici non costituiti in forma societaria o che, comunque, non svolgono un’attività imprenditoriale.

In relazione alla figura dell’amministratore, ossia “il soggetto al quale è demandata la gestione degli affari sociali e le connesse funzioni di dirigenza e organizzazione”, il ministero ha precisato che la stessa deve essere intesa in senso ampio;  inoltre, considerato che l’obbligo in esame riguarda le persone fisiche che svolgono l’incarico e non l’organo amministrativo, in presenza di una pluralità di amministratori, il ministero ha ritenuto che nel Registro delle Imprese debba essere iscritto un indirizzo di posta elettronica certificata per ciascuno amministratore.

Secondo il ministero, peraltro, la casella PEC dell’amministratore, oggetto della comunicazione, non può coincidere con quella della società. Pertanto, gli amministratori privi di una casella PEC attiva, sono tenuti a dotarsene per poi procedere alla comunicazione al Registro delle Imprese.

Le indicazioni ministeriali non sono state tuttavia condivise da Unioncamere, ossia l’Ente pubblico che rappresenta il sistema camerale, che con una nota interna dello scorso 2 aprile 2025, ha reso un’interpretazione assai meno stringente del dato normativo.

Quindi prendendo atto che il termine del 30 giugno 2025 potrebbe generare criticità operative, anche in ragione della concomitanza con gli adempimenti societari connessi all’approvazione dei bilanci dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, con la Nota n. 127654 del 25 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha differito l’obbligo di comunicazione della PEC degli amministratori al 31 dicembre 2025.

Restano, tuttavia, invariate e confermate le linee interpretative e le ulteriori indicazioni operative fornite con la precedente Nota n. 43836 del 12 marzo 2025, tanto che il ministero, nella nota in esame, ha invitato espressamente le Camere di Commercio a conformarsi a tutte le indicazioni fornite, curando la corretta diffusione dell’informazione presso le imprese.

Di conseguenza, l’obbligo di comunicazione ricorre in capo a tutte le imprese costituite in forma

societaria:

  • le imprese costituite dopo il 1° gennaio 2025, dovranno comunicare la PEC dell’amministratore all’atto del deposito della pratica di iscrizione;
  • le imprese costituite prima del 1° gennaio 2025, dovranno comunicare la PEC dell’amministratore entro il 31 dicembre 2025, o in caso di una nuova nomina o rinnovo dell’amministratore, in data antecedente.

Il mancato rispetto del termine del 31 dicembre 2025 comporterà l’applicazione della sanzione di cui all’art. 2630, Codice civile, da 103 euro a 1.032 euro.

Inoltre, poiché l’indirizzo PEC dell’amministratore non può coincidere con quello della società, le imprese che hanno già comunicato, alle Camere di Commercio che lo consentivano, il domicilio digitale della società, sono ora tenute a comunicare, entro il nuovo termine del 31 dicembre 2025, l’indirizzo PEC personale dell’amministratore.

27/06/2025
GRANAIO ITALIA DIVENTA OBBLIGATORIO DAL 1° LUGLIO CON REGISTRAZIONE ENTRO IL 20 OTTOBRE 2025

Con decreto n. 43350 del 30 gennaio 2025, non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, e a oggi disponibile solo sul sito del Masaf, è stato modificato il precedente decreto n. 507566 del 1° ottobre 2024 che norma Granaio Italia apportando integrazioni e varianti che correggono e chiariscono le modalità con le quali eseguire le registrazioni telematiche delle movimentazioni di prodotti cerealicoli. Sono soggetti alla registrazione nove diversi prodotti cerealicoli (frumento duro, frumento tenero e segalato, granturco, orzo, farro, segale, sorgo, avena, miglio e scagliola) acquisiti o ceduti nel territorio nazionale da un operatore della filiera. Gli operatori interessati devono effettuare le registrazioni di prodotti di provenienza nazionale, unionale o da Paesi terzi entro il ventesimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento. Non sono tenute all’obbligo della registrazione le aziende che esercitano in via prevalente l’attività di allevamento e quelle che producono mangimi. L’obbligo non si applica ai prodotti trasferiti in strutture private o associative all’atto della trebbiatura. In tal caso la registrazione deve essere effettuata dai soggetti che gestiscono tali strutture.

Al fine di evitare di incorrere in infrazioni e nelle relative ammende, è necessario che le prime registrazioni vadano eseguite entro il 20 ottobre 2025 e si riferiscano al trimestre comprendente i mesi di luglio, agosto e settembre 2025. La sanzione è compresa tra i 500 e i 4.000 euro.

27/06/2025
VITTORIO GIULINI NUOVO PRESIDENTE DI AGRITURIST ALESSANDRIA

Si è svolta mercoledì 25 giugno, all’agriturismo Podere La Rossa a Morsasco, l’assemblea  annuale dei soci di Agriturist Alessandria, l’associazione che riunisce le aziende agrituristiche aderenti alla Confagricoltura, con il rinnovo delle cariche sociali, giunte a scadenza del mandato. A fare gli onori di casa è stato Franco Priarone, titolare dell’Agriturismo La Rossa e presidente uscente.

Erano presenti anche l’attuale presidente regionale di Agriturist Lorenzo Morandi, la presidente provinciale di Confagricoltura Paola Sacco e il direttore provinciale Cristina Bagnasco.

Al termine delle votazioni, è stato proclamato presidente di Agriturist Alessandria Vittorio Giulini titolare dell’agriturismo Tenuta la Marchesa, wine resort in una villa del XVI secolo, situato sulle colline tra Novi Ligure e Gavi e attorniato da 58 ettari di vigneto.

I componenti del Consiglio direttivo, che affiancheranno il neo presidente per il triennio 2025/2028, sono: Rosanna Varese (Agriturismo La Traversina di Stazzano), Roberta Oltolini (Cascina Zenevrea di Ponzano Monferrato), Rosella Rocchetti (Agriturismo Roccabianca di Cartosio), Franco Priarone (Agriturismo La Rossa), che assume anche la carica di vicepresidente. Cristina Bagnasco è stata riconfermata segretaria del coordinamento provinciale. All’assemblea sono stati graditi ospiti: Mario Arosio, presidente dell’Enoteca Regionale di Ovada, Marco Lanza direttore di Alexala, Maria Pia Lottini che ha portato i saluti di Asti Agricoltura ed Andrea Bovero di Bovero Assicurazioni che ha illustrato le opportunità assicurative per gli agriturismi. L’assemblea è terminata con un brindisi benaugurante.

Sul nostro canale youtube il servizio di Telecity andato in onda nella giornata di ieri.

27/06/2025
ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA PIEMONTE

Si è svolta ieri giovedì 26 giugno l’assemblea Ordinaria di Confagricoltura Piemonte all’agriturismo Greppi di Crescentino dove il presidente Enrico Allasia ha tracciato un ampio  quadro delle attività sindacali di Confagricoltura.

Per la Confagricoltura di Alessandria erano presenti: la Presidente Paola Maria Sacco, i Vice Presidenti Maurizio Montobbio e Giacomo Pedrola, il presidente di zona di Casale Monferrato Gianni Girino ed il Direttore Cristina Bagnasco.

All’apertura della parte pubblica, in collegamento video l’assessore regionale all’agricoltura Paolo Bongioanni ed in presenza il direttore Paolo Balocco con la vicedirettrice Anna Maria Valsania della direzione agricoltura e Federico Spanna del Settore Fitosanitario e Servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte.

Le considerazioni conclusive sono state esposte da Luca Brondelli di Brondello, vicepresidente confederale, che ha analizzato la situazione del settore agricolo piemontese mettendone in risalto problemi ed opportunità.

A seguire si è svolta la tavola rotonda dal titolo: "Tradizione, innovazione e sostenibilità delle aziende agricole: dall'intelligenza artificiale agli investimenti 5.0” con l’esperto di Intelligenza Artificiale, Dott. Massimo Giordani che ha illustrato con efficacia l’intelligenza artificiale e le sue possibili future applicazioni in campo agricolo ed il dott. Giacomo Ballari Presidente Fondazione Agrion Ricerca e Innovazione.