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ANNO
2024
ANNO 2024 - NUMERO 5
02/08/2024
ISMEA – Misura “Più Impresa”, incentivi per imprenditoria femminile e giovani

ISMEA ha comunicato la riapertura dello sportello telematico per la presentazione delle domande di “Più Impresa”, la misura che sostiene economicamente le iniziative imprenditoriali giovanili e femminili in agricoltura, nei settori della produzione, trasformazione e diversificazione del reddito.

Con una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro, “Più Impresa” finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro attraverso contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero per una durata massima di 15 anni, concessi a favore di micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, amministrate e condotte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti o da donne.

Le novità di questa edizione riguardano le modalità ed i tempi di presentazione delle domande. E’ infatti possibile predisporre e pre convalidare le domande già dal 29 luglio 2024 mentre la funzione di convalida delle stesse - la cui data è determinante ai fini dell’ordine cronologico con il quale le domande verranno istruite - sarà attiva dal 5 al 30 settembre.

Il processo di presentazione sarà tutto telematico e basterà sottoscrivere digitalmente la domanda in modalità PADES per accedere alla convalida. Tutti i documenti potranno essere caricati sul nuovo portale senza controfirma dell’utente.

Un ulteriore investimento a garanzia della semplificazione e trasparenza di accesso alla tanto attesa misura “Più Impresa”.

Tale contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo del: 5% per le micro e piccole imprese e del 3,575% per le medie imprese.

La misura agevolativa, dunque, mira a sostenere le PMI nel rafforzamento della loro capitalizzazione, agevolando l'accesso ai finanziamenti necessari per la realizzazione di programmi di investimento. Pertanto, l'aumento di capitale sociale deve essere abbinato ad un progetto d'investimento: ordinario, 4.0 o green.

Gli Uffici di Confagricoltura Alessandria sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni. 

02/08/2024
Psa, le richieste di Confagricoltura all’assessore regionale Bongioanni

Confagricoltura Piemonte, tramite il presidente Enrico Allasia, ha scritto una lettera all’Assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni per porre l’attenzione sull’aggravarsi della diffusione della Peste Suina Africana (PSA) in diverse aree del Paese.

Nella lettere si precisa che la lotta alla PSA deve essere condotta in primo luogo con l’abbattimento dei cinghiali, principale veicolo della malattia.

Per tale motivo, Confagricoltura Piemonte valuta positivamente alcune disposizioni inserite del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63 (convertito con modificazioni nella legge 12 luglio 2024, n. 101), a partire dall’art. 6, con cui viene rifinanziato il Fondo per gli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza, così come l’autorizzazione, nelle zone di restrizione, sino al 31 dicembre 2028, alla caccia di selezione dei suidi fino a mezzanotte, dando la possibilità di attuare le misure adottate dal Commissario straordinario con il ricorso anche a personale delle Forze armate.

In relazione a quanto indicato, il Presidente Allasia richiede all’amministrazione di verificare la possibilità di integrare il calendario venatorio 2024-2025, prevedendo l’estensione del periodo di caccia al cinghiale, ricollegandosi a quanto previsto dal comma 1 bis dell’art. 10 che, al fine di incrementare l’azione di contrasto alla diffusione della peste suina africana, prevede la possibilità di effettuare la caccia al cinghiale dal 1° ottobre al 31 gennaio. Si tratta di una modifica estremamente importante dell’art. 18 della legge 157/92, che permette quindi di prolungare di un mese l’attività venatoria della specie.

“E’ necessario che tutte le azioni utili ad arginare, contenere ed eradicare la PSA sul territorio regionale vengano adottate e potenziate per fronteggiare questa emergenza, anche con l’ausilio di tavoli di concertazione tra le Regioni confinanti con il Piemonte, poiché le misure di prevenzione, controllo ed eradicazione della malattia devono prevedere una uniformità ampia nella loro applicazione”, scrive Enrico Allasia.

“Per quanto riguarda la provincia di Alessandria – aggiunge il direttore di Confagricoltura Cristina Bagnasco – è importante riprendere al più presto il riconoscimento dei contributi agli allevatori che ancora non possono riprendere la propria attività, nonostante l’adozione delle misure di biosicurezza”.

02/08/2024
ULTIMA ORA: Ordinanza Regione Piemonte su tutela della salute e sicurezza

 La Regione Piemonte sta emanando un’ordinanza anti-caldo che prescrive l’astensione dal lavoro nelle ore centrali della giornata (dalle 12 alle 16,30) per le mansioni di fatica svolte sotto il sole nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del florovivaismo, nei soli giorni in cui la mappa del rischio pubblicata alla pagina web www.worklimate.it/scelta-mappa/soleattivita-fisica-alta/, riferita a “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa”, segnali un livello di rischio “ALTO”.

La decisione è stata comunicata nella giornata di martedì 30 luglio dal governatore Alberto Cirio ai sindacati e alle associazioni datoriali che insieme agli assessori al Lavoro Elena Chiorino, all’Agricoltura Paolo Bongioanni e all’Immigrazione Enrico Bussalino, hanno partecipato al tavolo regionale sul caporalato in agricoltura. Il testo entrerà in vigore, salvo ulteriori modifiche, nella giornata di lunedì 5 agosto, fino al 31 agosto.

Si attendono ulteriori dettagli in merito all’ordinanza che vi comunicheremo tempestivamente.

Peraltro, si rende noto che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha avviato a livello nazionale una campagna straordinaria di vigilanza, per il periodo 1° agosto-31 agosto 2024, nei settori agricolo, florovivaistico e edile, finalizzata a verificare l’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro per la prevenzione del rischio da calore.

Nella nota interna che l’Ispettorato Nazionale invia alle proprie strutture territoriali  viene ricordato che l’attività di verifica dovrà riguardare, in particolare, ai sensi della normativa vigente in materia (T.U. salute e sicurezza), l’inserimento, all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), della valutazione del rischio da calore e delle relative misure di prevenzione e protezione nonché l’effettiva adozione di tali misure.