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ANNO
2025
ANNO 2025 - NUMERO 45
16/05/2025
Brondelli chiede alla Ue un nuovo pilastro per la Pac contro i danni climatici

Luca Brondelli di Brondello, vicepresidente di Confagricoltura, è intervenuto al Parlamento Europeo durante la conferenza “Facing the Future Together: A Common Agenda for Southern Agriculture and Rural Development”. Secondo Brondelli a Bruxelles si respira un nuovo clima, questo è indubbio. Ma è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti.

Il vicepresidente è stato  relatore del panel dedicato alle associazioni agricole. Ha ricordato gli sforzi fatti dal settore primario negli ultimi anni per affrontare le diverse crisi provocate, prima dalla pandemia da Covid-19, e poi dalle guerre ancora in corso. “Non è possibile affermare che l’agricoltura è strategica, e allo stesso tempo non intervenire sull’eccessiva burocrazia delle procedure e sulla scarsità di risorse previste nella Politica Agricola Comune”.

Brondelli ha ribadito la richiesta di “affiancare agli attuali due Pilastri della PAC dedicati ai pagamenti diretti un terzo Pilastro per ristorare le aziende colpite dalle sempre più frequenti calamità naturali”. Non solo. “Nella definizione del budget della prossima Politica agricola – ha proseguito Brondelli – bisognerà tenere conto dell’andamento dell’inflazione e dei prezzi delle materie prime sempre più alti. Una PAC forte è un bene non solo per i nostri agricoltori ma per tutta l’Europa”.

Altro tema caldo affrontato da Luca Brondelli di Brondello è stato quello dell’accordo di libero scambio con il Mercosur in attesa della ratifica definitiva da parte dei membri dell’Unione. “È ormai assodato che l’intesa con i Paesi del Sud America, così come scritta, andrà a colpire alcuni comparti agricoli molto importanti non solo per l’Italia, come l’avicolo e la risicoltura”.

La necessaria modifica dell’accordo è, però, possibile soltanto “affrontando seriamente il tema della reciprocità – ha aggiunto il vicepresidente di Confagricoltura –. Le nostre imprese sono pronte a competere sul mercato, ma ad armi pari con quelle dei Paesi Terzi”.

A riprova dell'impegno del settore primario sul fronte della sostenibilità, Brondelli ha ricordato gli ultimi dati Eurostat sull'uso di prodotti fitosanitari "oggi ai minimi dal 2021”.

“Mentre noi siamo impegnati ad orientare i nostri processi produttivi verso una sostenibilità ambientale, fuori dall’Ue si seguono spesso regole diverse. Il nostro settore ha bisogno di una sostenibilità che sia anche economica”, ha concluso l’esponente di Confagricoltura.

16/05/2025
Agricoltura 100, presentato il rapporto 2025

L’agricoltura italiana vive una fase complessa dovuta a molteplici fattori: non solo il contesto geopolitico, ma anche l’evoluzione della normativa europea in una delicata fase di definizione della prossima Pac, il clima sempre più tropicale, le politiche commerciali internazionali. In questo contesto, le aziende agricole aumentano il proprio livello di sostenibilità ad ampio raggio e confermano che la scelta in tale direzione viene premiata da risultati economici concreti.

E’ il quadro che emerge dal V Rapporto AGRIcoltura100, su iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura e curato da Innovation Team, società di ricerca di MBS Consulting (Gruppo Cerved), presentato stamani a Palazzo della Valle, a Roma.

Il Rapporto AGRIcoltura100, oltre a fornire dati congiunturali di contesto sul settore agricolo, esamina l’evoluzione dei livelli di sostenibilità delle imprese, sia in generale, sia per ciascuna area e ambito. Sono inoltre presenti cinque approfondimenti tematici: occupazione e affermazione delle donne, gestione dei rischi idrogeologici, economia circolare e autosufficienza energetica, agricoltura 4.0 e TEA, benessere degli animali. L’edizione 2025, inoltre, include un’analisi comparativa dell’agricoltura italiana in relazione al contesto europeo, permettendo di evidenziarne le eccellenze e le potenziali aree di miglioramento.

Nell’edizione 2025 viene dedicato ampio spazio al tema della gestione del rischio. Sono rischi legati soprattutto agli eventi naturali: il 73% delle imprese dichiara di aver subito danni da eventi naturali negli ultimi tre anni; di queste, la metà ha registrato danni significativi alle coltivazioni (91%), alle infrastrutture (26%), ma anche altri fenomeni come stress idrico, erosione del terreno e degradazione del suolo.

Il comunicato completo e il nome di tutti i premiati a questo link

16/05/2025
Apertura bando - Filiera del legno per l’arredo al 100% nazionale

A seguito della pubblicazione del decreto direttoriale del 4 aprile u.s. relativo alla filiera del legno per l’arredo al 100% nazionale (che si invia in allegato insieme al DM Legno), sono stati stabiliti i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione.

Per le imprese boschive e di prima lavorazione del legno le domande possono essere presentate dal 15 maggio al 10 luglio 2025 e le domande potranno essere presentate nel sito di Invitalia link, dove a breve saranno disponibili i moduli di domanda e la piattaforma per l’invio delle richieste di agevolazioni, previa registrazione dell’impresa.

Si specifica, altresì, che le disposizioni presenti all’interno del decreto direttoriale non si applicano agli interventi volti a promuovere lo sviluppo della vivaistica forestale ( vengono demandati alle Regioni ovvero ad un soggetto da queste incaricato).

Si ricorda che il cosiddetto DM legno, previsto all’art. 8 della Legge n. 206/2023 (legge sul Made in Italy) mira a promuovere lo sviluppo delle certificazioni di gestione forestale sostenibile e gli investimenti per la vivaistica forestale, nonché la creazione e il rafforzamento di imprese boschive e di imprese della filiera della prima lavorazione del legno, attraverso l’incremento del livello tecnologico e digitale delle imprese e la creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa ai sistemi di incollaggio.

Le dotazioni previste sono pari a 20 milioni di euro lorde e destinate alla concessione di agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto ovvero del finanziamento agevolato al fine di promuovere la creazione e il rafforzamento delle imprese boschive e delle imprese della filiera della prima lavorazione del legno.

Le imprese che possono beneficiare delle agevolazioni sono quelle che erogano servizi di supporto per la silvicoltura di cui al codice ATECO 2025 02.20, limitatamente alle attività di “Abbattimento di alberi” e “Produzione di tronchi (tondame) per industrie del settore (industrie manifatturiere forestali)” e 02.40.00, limitatamente all’attività di “Trasporto di tronchi all’interno di aree forestali”, nonché le imprese che operano nell’ambito della filiera della prima lavorazione del legno, individuata, ai fini del decreto, dai codici ATECO 2025 16.11 “Taglio e piallatura del legno”, 16.12 “Lavorazione e finitura del legno”, limitatamente alle attività di alesatura, tornitura, fresatura, brocciatura, levigatura (spianatura), smerigliatura, lucidatura, giuntatura, eccetera del legno, essiccazione (stagionatura) del legno e di impregnazione e trattamento chimico del legno, e 16.21 “Fabbricazione di fogli da impiallacciatura e di pannelli a base di legno”.

Non sono in ogni caso ammesse le imprese che esercitano attività per la produzione di prodotti utilizzabili a fini energetici.

Ogni impresa può presentare una sola domanda di agevolazione. Le spese ammissibili dovranno essere comprese tra i 50.000 e i 600.000 euro.

Le agevolazioni saranno concesse a fronte della realizzazione di programmi funzionali all’evoluzione tecnologica e digitale, costituiti da investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali relativi a: mezzi mobili e attrezzature per utilizzazioni forestali (esclusi acquisti di attrezzature minute, di consumo e motoseghe); mezzi mobili, macchinari, impianti e attrezzature per la lavorazione del legno; software e hardware strettamente funzionali alla digitalizzazione e all’evoluzione tecnologica del processo produttivo.

16/05/2025
Apertura impianti natatori negli agriturismi - Comunicazione.

In prossimità della stagione estiva, e di conseguenza, dell’apertura al pubblico degli impianti natatori, si raccomanda, ai titolari/gestori degli impianti stessi, di comunicare, a questo Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ed ai comuni competenti per territorio, la data di apertura al pubblico dell’impianto.

Detta comunicazione dovrà avvenire utilizzando l’apposito modulo unitamente alla documentazione richiesta, elencata nel modulo stesso. 

Si rammenta che la comunicazione di apertura di un impianto è un atto dovuto se previsto da Regolamenti Comunali, la cui inosservanza può essere soggetta a provvedimento sanzionatorio.

Si rende noto, inoltre, che la Regione Piemonte, con Determinazione Dirigenziale n. 942/A1409D/2024 del 19/12/2024 ha approvato il "Protocollo operativo di gestione delle attività di controllo sugli impianti natatori".

Il documento è reperibile sul sito della Regione Piemonte – Sanità alla pagina, unitamente alla normativa nazionale e regionale che disciplina i controlli delle acque di piscina.