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ANNO
2025
ANNO 2025 - NUMERO 40
11/04/2025
Prorogate le misure per il contrasto alla PSA

Con un’ordinanza firmata il 31 marzo, il Commissario straordinario per la Peste Suina Africana (PSA), Giovanni Filippini, ha prorogato fino al 30 aprile 2025 le misure di contenimento della malattia previste nell’ordinanza n. 5/2024.

La decisione si inserisce in un quadro di rafforzamento delle strategie di contrasto alla diffusione del virus, alla luce degli ultimi focolai rilevati nelle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.

L’ordinanza è immediatamente esecutiva ed è già stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il Commissario Filippini continuerà a coordinare le attività fino alla definizione del nuovo decreto di nomina.

Nei giorni scorsi, intanto, si è tenuto un tavolo nella sede della Provincia di Alessandria che ha visto la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura del Piemonte Paolo Bongioanni, del commissario straordinario Giovanni Filippini (in collegamento), dei rappresentanti istituzionali regionali e provinciali, della associazioni di categoria. Per Confagricoltura Alessandria erano presenti il direttore Cristina Bagnasco e il responsabile area faunistica Paolo Castellano.

E’ stato evidenziato come la Psa stia interessando un’area sempre più vasta. E’ stata quindi ravvisata la necessità di redigere un piano strategico per intensificare le azioni di contenimento, concentrandosi in modo particolare sulle aree di confine ad est, verso la provincia di Cuneo e ad ovest, verso quella di Parma.

Sono state avanzate proposte che il commissario e la Regione vaglieranno, ossia consentire ai cacciatori, che hanno l’abilitazione per la bioselezione, di cacciare cinghiali anche durante le battute finalizzate ad altre specie.

Da parte di Confagricoltura Alessandria è stata avanzata la richiesta di rendere più veloci i risarcimenti agli agricoltori da parte della Regione e che tali pagamenti tengano conto anche di una quota per i danni subiti e dell’effettivo valore di mercato della carne suina.

E’ stato sottolineato inoltre come la diffusione di cinghiali a “macchia di leopardo” stia nuovamente creando danni alle colture e si richiedono risarcimenti adeguati.

11/04/2025
USA, sospensione dei dazi per 90 giorni. Confagricoltura Piemonte: “Ulteriore incertezza per tutto il settore agroalimentare. È il momento di fare fronte comune, aprendosi a nuovi mercati”

Pausa di 90 giorni sui dazi reciproci e su quelli al 10%, con effetto immediato. È quanto deciso dal presidente statunitense, Donald Trump, che lo ha annunciato mercoledì sera su Truth Social.

Si susseguono, così, gli ordini esecutivi mirati a colpire l’equilibrio già precario dell’economia mondiale, e soprattutto, destinati a indebolire l’Europa, penalizzata dalla guerra russo – ucraina da oltre due anni.

E’ ormai il tempo di fare sistema, applicando tutte le strategie che mai sono state messe in atto prima d’ora. Non possiamo più considerare l’Unione europea e gli Stati aderenti come un territorio protetto” evidenzia Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, alla luce dei proclami del presidente statunitense, che vorrebbe introdurre vincoli alle importazioni con un generico riferimento a un’aliquota su un bene introdotto negli Stati Uniti, per esservi immesso in consumo.

Auspichiamo una reazione immediata, adeguata e sostenuta in modo unanime da tutti gli Stati membri, con un approccio condiviso e non emotivo da parte dei singoli – reclama Allasia. – L’ Europa ha circa 450 milioni di abitanti e potrebbe essere autosufficiente, poiché produce di tutto: dall’automotive al settore farmaceutico, dalle energie rinnovabili ai prodotti della dieta mediterranea riconosciuti in tutto il Mondo, per i quali l’Italia e il Piemonte in particolare, sono i maggiori rappresentanti.

Confagricoltura Piemonte sottolinea quanto sia importante agire tempestivamente con deterrenti forti e mirati, con l’introduzione, per esempio, di dazi compensativi, valutando in maniera preventiva la strategicità del prodotto e la scarsa possibilità di sostituzione, per intavolare, poi, una trattativa con gli Stati Uniti.

Le lobby dei distributori americani, costruitesi negli ultimi trent’anni, in questa parte delle trattative potrebbero costituire una leva importante su cui puntare per calmierare la guerra commerciale.

 

Attenzione particolare, inoltre, va riposta nel prediligere forme alternative di cooperazione con Paesi terzi, individuando partner affidabili che perseguano politiche commerciali similari, sul lungo periodo, che aprano nuove strade alle nostre imprese.

Le Repubbliche baltiche, negli ultimi anni, hanno dimostrato maggiore capacità di acquisto e si configurano come mercati piccoli ma con grandi opportunità: fortemente integrati a livello commerciale con le macroregioni confinanti, hanno infrastrutture nuove e continuamente rinnovate, grazie ai finanziamenti UE; la manodopera è specializzata e giovane, aperta a cambiamenti e curiosa nei confronti dell’Occidente, al quale guarda soprattutto per la parte del food.

Si assisterà, quindi e forzatamente, a un cambiamento nella geografia degli scambi e negli investimenti, che richiederà un coordinamento strutturato sulla massima concretezza per ottenere lo sviluppo di accordi commerciali tra produttori e importatori di food & beverage.