32
ANNO
2025
ANNO 2025 - NUMERO 32
14/02/2025
Spandimento liquami, la Regione sospende per tre mesi l’obbligo di comunicazione da parte degli agricoltori

La Regione Piemonte, tramite l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni, ha comunicato di aver sospeso e rinviato al 1° maggio l’obbligo per le aziende agricole di comunicare alla Regione lo spandimento di liquami e letami sui propri terreni. 

Da inizio febbraio avrebbe dovuto scattare l’obbligo di comunicazione preventiva stabilito dal complesso di obblighi gestionali dettati dalle norme Ue e recepiti nelle linee guida del Piano Stralcio Agricoltura per la qualità dell’aria approvate nell’agosto 2024. In base a tale norma, le aziende agricole avrebbero avuto l’obbligo di comunicare lo spandimento tramite il cosiddetto Quaderno di Campagna elettronico sull’applicazione QCamp, gestita da smartphone attraverso Spid, con cui informare, con un anticipo di 8 giorni, Regione e Arpa degli spandimenti che avrebbero inteso effettuare sulle specifiche particelle e per un periodo massimo di 15 giorni fino al prossimo autunno. Una procedura che ora – su richiesta degli agricoltori – viene sospesa e rinviata di tre mesi.

Fino al 30 aprile 2025 viene così sospeso interamente l’obbligo di comunicazione, per dare modo alle organizzazioni professionali agricole di attuare verso i propri associati le necessarie campagne di comunicazione e attività di formazione e informazione connesse. Al contempo, la Regione Piemonte, con il supporto tecnico di Csi Piemonte, potrà valutare eventuali funzionalità di ulteriore semplificazione d’uso dello strumento QCamp. Dal 1° maggio prenderà il via l’obbligo di comunicazione per gli allevamenti e impianti a biogas con oltre 20.000 kg di azoto escreto. Dal 1° settembre partirà l’avvio dell’obbligo di comunicazione per gli allevamenti e impianti a biogas tra 6.000 e 20.000 kg di azoto escreto. Dal 1° gennaio 2026 l’obbligo di comunicazione sarà esteso a tutte le restanti imprese tenute al Piano Stralcio.

14/02/2025
Quaderno di Campagna digitale obbligatorio dal 2026: ecco di cosa cambia

Slitta al 1° gennaio 2026 l’obbligatorietà della tenuta del Quaderno di Campagna digitale. La conferma della notizia, anticipata durante le Assemblee di Zona di Confagricoltura Alessandria,  arriva dal coordinamento Agea, il quale ha indicato che il Quaderno di Campagna digitale, sarà obbligatorio solo a partire dal 1° gennaio 2026; nessuna sanzione per coloro che non si adegueranno nel 2025.

Lo strumento informatizzato, integrato nel Fascicolo Aziendale e gestito attraverso il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), permetterà la registrazione centralizzata di trattamenti fitosanitari e fertilizzazioni, allineandosi alle direttive del Regolamento UE 2023/564, garantendo la digitalizzazione obbligatoria prevista in Europa dal 2026.

L’obiettivo del QDCA è garantire trasparenza, sostenibilità e tracciabilità delle pratiche agricole, contribuendo anche all’attuazione della Politica Agricola Comune (PAC) 2023 -2027. Inoltre, supporta la trasmissione di statistiche sui prodotti fitosanitari, come richiesto dal Regolamento UE 2023/1537 per il periodo 2025-2027.

Il quaderno di campagna è un registro consolidato per documentare le attività agricole e i trattamenti fitosanitari, diventato obbligatorio con il D.Lgs. 150/2012. Il passaggio al formato digitale segna un’evoluzione nelle modalità di registrazione, migliorando controlli e gestione amministrativa.

Il QDCA richiede che i dati relativi ai trattamenti e alle fertilizzazioni siano registrati in formato digitale e associati a specifici appezzamenti agricoli, identificati nel Piano Colturale Grafico (PCG). Questo permette una verifica più accurata delle attività agricole, riducendo la necessità di controlli in loco grazie a verifiche da remoto. La disponibilità di tutti i dati sul metodo produttivo va inoltre incontro alle richieste del mercato dell’industria di trasformazione e della grande distribuzione che sempre più richiede questo tipo di informazioni.

Dal 2026, l’obbligatorietà richiederà agli agricoltori non solo di registrare le attività, ma anche di caricare periodicamente i dati nel SIAN. Questo comporta indubbiamente un maggiore impegno amministrativo, ma offre benefici come: un monitoraggio più efficiente delle pratiche agricole; una maggiore trasparenza e conformità normativa; una riduzione dei controlli in loco, grazie alla verifica digitale.

Gli Uffici Zona di Confagricoltura Alessandria sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.