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ANNO
2024
ANNO 2024 - NUMERO 23
13/12/2024
Dall’Assemblea nazionale di Confagricoltura i pilastri della nuova agricoltura

Si è svolta il 12 dicembre, a Roma, l’Assemblea invernale di Confagricoltura, alla quale ha partecipato anche una delegazione di Confagricoltura Alessandria con la presidente Paola Sacco e il direttore Cristina Bagnasco. Nell sua veste di vicepresidente nazionale era presente, al tavolo dei relatori, Luca Brondelli di Brondello.

“Italia, Europa, Mondo. Le sfide dell’agricoltura” era il titolo della parte pubblica dell’Assemblea, animata da dibattiti e conferenze che hanno visto alternarsi al tavolo dei relatori: Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo Commissione UE, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio, Ministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Francesco Lollobrigida, ministro Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Marina Calderone, ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Herbert Dorfmann, coordinatore Comagri al Parlamento Europeo, Dario Nardella, capogruppo Commissione Agricoltura per il PSE, Parlamento Europeo, Federico Caner, coordinatore assessori regionali con delega all’ Agricoltura in seno alla Conferenza Stato-Regioni, Emma Marcegaglia, vicepresidente Ispi, Vittorio Emanuele Pasi, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Giansanti ha voluto tracciare un vero e proprio “Piano per la Competizione”, i cui pilastri, in sintesi, sono:

1- rinnovo della Pac, valorizzazione degli imprenditori che innovano e investono, per un’agricoltura davvero strategica;

2 - sicurezza per gli agricoltori, ai quali devono essere garantiti strumenti concreti per affrontare le crisi climatiche e di mercato;

3 - agricoltura connessa, tecnologia e digitalizzazione al servizio delle imprese;

4 - politiche commerciali strategiche, garanzia di reciprocità degli standard, aperture di nuovi mercati senza compromettere il nostro modello produttivo, difesa del made in Italy con infrastrutture moderne ed accordi equi;

5 - ricerca e innovazione, attraverso la creazione di soluzioni per un futuro sostenibile e competitivo.

“L’agricoltura non è solo un settore produttivo del Paese – ha detto Giansanti - E’ la base della sicurezza alimentare, il fondamento della nostra economia, del nostro lavoro, e il cuore della sostenibilità ambientale. Più di tutto, è una questione di responsabilità: verso i nostri territori, verso le nostre imprese, verso i cittadini/consumatori, verso le generazioni future. Il mondo sta cambiando rapidamente, e l’agricoltura si trova al centro di queste trasformazioni. Di fronte a queste sfide globali, è evidente la necessità di una strategia ed una visione comune di medio e lungo periodo

Quali obiettivi vogliamo raggiungere per l’agricoltura italiana ed europea?

Noi siamo Confagricoltura, vogliamo partire da una visione chiara e condivisa, per costruire un futuro solido per i nostri agricoltori e il nostro Paese.

Definire obiettivi è il primo passo per costruire una strategia efficace. Non possiamo limitarci a navigare a vista, reagendo alle crisi man mano che si presentano. Dobbiamo definire un quadro di riferimento ambizioso, che guidi ogni nostra azione e decisione. Abbiamo bisogno, quindi, di un Piano pluriennale europeo ed italiano”.

13/12/2024
Relazione attività 2024 delle fattorie didattiche e sociali

Ogni anno dal 1 gennaio al 31 gennaio, le Fattorie didattiche e le Fattorie sociali iscritte ai rispettivi elenchi regionali devono inoltrare la “Relazione annuale”.

La relazione delle fattorie didattiche deve contenere la descrizione delle attività svolte nel corso dell’anno precedente, il tipo e la quantità di pubblico ricevuto, i costi applicati e indicare il numero di ore di aggiornamento formativo del Responsabile didattico corredato dagli attestati di partecipazione ed i programmi dei corsi seguiti.

La relazione delle Fattorie sociali, oltre a contenere la descrizione dell’attività svolta nel corso dell’anno precedente, la tipologia di utenza ed i costi praticati, deve essere integrata dal Progetto sociale che è il documento fondamentale che le aziende sono tenute a presentare sia in sede di iscrizione sia in fase di rendicontazione annuale. Anche per il Responsabile sociale è previsto l’aggiornamento formativo annuale il cui svolgimento deve essere indicato sulla relazione.

Per entrambe le attività la relazione annuale si trasmette in modalità telematica per mezzo dei Servizionline della Regione Piemonte – applicativo NEMBO. Sul sito istituzionale sono a disposizione le normative di riferimento e le linee guida per la redazione delle relazioni.

Le procedure per l’invio delle relazioni riferite all’attività svolta nel corso del 2024 saranno aperte dal 1 gennaio al 31 gennaio 2025.

13/12/2024
Progetto flavescenza dorata della vite 2024 con il contributo della Camera di Commercio di Alessandria - Asti

Il 2024 è stato il terzo anno di attuazione del Progetto Pilota Alessandrino per il monitoraggio delle popolazioni di Scaphoideus titanus, il vettore della Flavescenza dorata che da ormai oltre 25 anni sta provocando seri danni alla viticoltura alessandrina. 

La Flavescenza nella Provincia di Alessandria si è manifestata in tutte le aree viticole a partire dal 1998, anno in cui dapprincipio nel tortonese ha fatto la sua comparsa in forma massiccia. Dalla fine degli anni ’90 si è insediata in tutta la Regione.

Ormai tutti i viticoltori sanno che la Flavescenza dorata viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto.

La trasmissione della malattia avviene mediante la suzione della linfa da parte dell’insetto sulle piante infette; il fitoplasma si insedia nelle ghiandole salivari dell’insetto; nel momento in cui l’insetto, che conserva nel proprio organismo il fitoplasma, si sposta per cibarsi di linfa su piante sane, inietta con la saliva anche l’agente della Flavescenza dorata, infettando una nuova pianta. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle piante colpite disseca e muore.

La valutazione dei danni non si deve limitare alla mancata produzione delle uve di alta qualità come quelle che vengono prodotte nei diversi areali vitati alessandrini, ma anche al patrimonio viticolo che qui da noi è simbolo di territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di eccezionale importanza sociale ed economica. Ma non solo: la ricerca della sostenibilità economica e ambientale che tutti i produttori alessandrini stanno cercando, viene ad essere seriamente compromessa.

Questo è dovuto al fatto che la difesa della vite dalla Flavescenza dorata è di tipo indiretto: infatti questa fitoplasmosi non è curabile. L’unico modo di difendere la vite è il controllo dell’insetto vettore con interventi mirati.

In Italia dal 2000 all’estate di quest’anno è stato in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che veniva annualmente viene aggiornato dal Settore Fitosanitario Regionale; il Decreto è stato abrogato con il decreto ministeriale n 292676 del 6 giugno 2023 pubblicato sulla GU n.187 del 11 agosto 2023, ed è stato sostituito con l’ordinanza n. 4 del MASAF, pubblicata sulla GU del 12 agosto 2023, che “definisce le misure fitosanitarie per il contrasto di Grapevine flavescence dorée phytoplasma, agente della Flavescenza dorata della vite, atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana”.

Anche per l’ ordinanza, come per il precedente Decreto, è di basilare importanza il monitoraggio delle popolazioni dell’insetto nei vigneti. Monitoraggio rinforzato della malattia e del vettore specificato

In continuità con le precedenti attività, e per fornire anche nel 2024 un importante contributo tecnico al Settore Fitosanitario Regionale, il Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile contributo finanziario della Camera di Commercio Alessandria - Asti, ha monitorano la diffusione sul nostro territorio dello Scaphoideus titanus.

Dal 2022, primo anno di attuazione del progetto pilota, al 2024 i vigneti monitorati sono ulteriormente cresciuti di numero: infatti dai 152 del 2022, sono diventati 204 nel successivo 2023, fino a raggiungere il ragguardevole numero di 216 nel 2024.

Il monitoraggio ha riguardato vigneti condotti secondo il metodo biologico e vigneti condotti secondo i principi di difesa integrata, ubicati in 92 territori comunali della nostra provincia

Le modalità di monitoraggio sono state analoghe a quelle che fin dal 2013 sono state adottate in base alle indicazioni del Settore Fitosanitario Regionale.

Durante la conferenza stampa, che si è tenuta presso la CCIAA di Alessandria, senza il cui contributo non sarebbe stato possibile un così massiccio controllo del territorio, insieme con il dr. Marco Castelli, direttore del Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria, il team di coordinatori ha relazionato sui numerosi dati raccolti nel corso del 2024, confrontati con quelli delle tre precedenti annate e con le relative considerazioni dettate dall’esperienza acquisita durante una quasi ventennale attività di monitoraggio, i cui ultimi tre anni dedicati alla realizzazione del progetto pilota che, occorre sottolineare, è uno dei più estesi e completi a livello nazionale.

Alla Conferenza stampa era presente anche la d.ssa Paola Gotta, del Settore regionale, referente nazionale della difesa della vite dalla Flavescenza dorata che, a conclusione dei lavori, ha esposto le novità previste dall’Ordinanza ministeriale e le attività di ricerca in atto che si spera possano consentire un deciso miglioramento della difesa dei nostri vigneti dalla malattia.

Ci si augura che l’impegno della nostra camera di Commercio prosegua anche nei prossimi anni, perché di fondamentale importanza per la tutela del patrimonio viticolo della nostra provincia.

13/12/2024
Concessione indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale - Bando 2024

La Regione Piemonte annualmente prevede, tra le altre misure, la concessione di un’indennità ai proprietari o possessori di terreni per la conservazione di ciascun soggetto arboreo di riconosciuta capacità tartufigena secondo uno specifico piano di coltura e conservazione, permettendo nel contempo la libera raccolta dei tartufi su detti terreni (art. 4, l.r. n. 16/2008).

Con D.D. n. 889 del 14/11/2024 è stato approvato il bando per l’anno 2024. La scadenza prevista per la presentazione delle domande è il 4 febbraio 2025.

La presentazione delle domande di richiesta “Indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno”, come per il precedente bando, deve essere effettuata tramite il servizio informativo on line pubblicato A QUESTO LINK  

I beneficiari interessati (conduttore, proprietario o possessore dei terreni) potranno accedere a tale servizio utilizzando SPID oppure la Carta di identità elettronica oppure la Carta nazionale dei servizi, oppure  tramite un soggetto delegato.

Nel caso il richiedente volesse avvalersi della delega per la presentazione della domanda di indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale dovrà essere compilato e sottoscritto dal delegato e dal delegante il "Modulo per la registrazione di un soggetto o di un professionista delegato".

I richiedenti devono essere registrati all’Anagrafe agricola del Piemonte e i dati dovranno essere aggiornati. I richiedenti già soggetti alla tenuta del fascicolo aziendale tramite un Centro di Assistenza Agricola non necessitano di ulteriore iscrizione.

Per informazioni rivolgersi agli Uffici Zona.