Martedì 26 novembre il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella è stato ad Alessandria in occasione dell’inaugurazione del monumento che ricorda le vittime e i volontari dell’alluvione del 1994, a causa dell’esondazione del Tanaro.
Dopo l’inaugurazione, si è tenuto l’incontro tra il Presidente, le autorità militari e civili, tra le quali i parlamentari, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con gli assessori, il presidente della Provincia, il Sindaco di Alessandria, i sindaci di circa 200 centri che furono toccati dall’alluvione e i rappresentanti di enti ed associazioni. Era presente anche Confagricoltura Alessandria, con la presidente Paola Sacco.
Sergio Mattarella ha lanciato un messaggio forte, ricordando l’importanza di “non sottovalutare mai più di disastri ambientali” e che “la natura periodicamente presenta il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’ecosistema”. Parole che il mondo agricolo ben conosce: gli agricoltori sono i primi a subire i danni degli eventi atmosferici estremi.
Nel 1994 nell’alessandrino oltre 5000 ettari di terreni furono sommersi dall’acqua, con la distruzione delle ultime colture in atto lungo tutta l’asta del Tanaro sponda destra e sinistra a partire dalla pianura di Montecastello a oltre Quattordio. Gli agricoltori furono tra i primi a prestare i soccorsi e a mettere a disposizione i propri mezzi.
I capi di bestiame annegati tra bovini da ingrasso, da riproduzione e, da latte, suini ed equini ammontava ad oltre 3500.
I danni complessivi alle strutture, alle infrastrutture (fabbricati strumentali agricoli, stalle, capannoni magazzini, abitazioni dei titolari delle aziende e, quelle dei collaboratori dipendenti), ai macchinari, alle attrezzature, alle scorte (paglia, fieno, mangimi, ecc) ammontavano ad oltre 11 miliardi di lire.
Le aziende coinvolte e ubicate nell'area sopra indicata erano oltre le 1000.
All'indomani di questo triste e funesto evento, l'autorità di bacino, AIPO e la Regione Piemonte hanno dato corso alla realizzazione di opere di difesa spondale con la creazione di argini maestri lungo tutta l'asta del Tanaro unitamente alla realizzazione di vie di fuga; così pure era stata finanziata una manutenzione straordinaria con la ricalibratura di tutti i corsi d'acqua minori della provincia.