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ANNO
2024
ANNO 2024 - NUMERO 2
12/07/2024
Pioggia e grandine flagellano l’alessandrino. Il sopralluogo di Confagricoltura Alessandria con il neo assessore regionale all’Agricoltura

Forti raffiche di vento associate ad abbondanti precipitazioni, pioggia o grandine, hanno provocato danni molto ingenti a coltivazioni e strutture nelle aziende agricole dell’alessandrino lo scorso fine settimana.

Da subito Confagricoltura Alessandria si è attivata per capire l’entità dei danni alle aziende associate. Le zone maggiormente colpite sono quelle della pianura alessandrina e, in particolare, i comuni di Alluvioni Piovera, Felizzano, Solero e Quattordio. Danneggiamenti a strutture e coltivazioni si segnalano anche nei sobborghi di Castelceriolo, Lobbi, San Giuliano Nuovo e Spinetta.

Mercoledì 10 luglio la presidente Paola Sacco, il presidente di zona Alessandria Cesare Lombardi, il direttore provinciale Cristina Bagnasco e il direttore di zona Piero Viscardi hanno accompagnato il neo assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni in alcune aziende, per prendere visione dei danni.

All’assessore è stato chiesto nell’immediato l’avvio dell’iter per la richiesta dello stato di calamità, al fine di consentire agli imprenditori di accedere alla ripartizione di eventuali ristori e di attivarsi presso il Governo affinché vengano individuate misure per introdurre un sistema assicurativo accessibile. Altre importanti richieste, come l’esenzione dai contributi per un anno per le aziende più colpite, saranno inserite in un dossier completo che sarà consegnato a breve all’assessore.

“Eventi di questa portata, sempre più frequenti – ha detto la presidente Sacco – sebbene fortunatamente circoscritti come estensione, non possono lasciare indifferenti. Da eventi ‘eccezionali’ stanno ormai diventando ‘cronici’. Diventa essenziale avere un sistema di assicurazioni valido e accessibile per gli agricoltori, unico strumento, nel breve periodo, per difendere le produzioni, il nostro lavoro e la sicurezza alimentare”.

L’assessore ha ribadito la necessità, in tempi brevi, di segnalare i danni ai propri comuni per poter avviare tempestivamente l’iter burocratico. I tecnici di Confagricoltura Alessandria sono a disposizione per supportare le aziende per le pratiche di segnalazione.

12/07/2024
Lotta al caporalato: Confagricoltura Piemonte in prima linea per la promozione del lavoro regolare nel settore primario

“Ci sono alcune situazioni di illegalità che rovinano l’immagine delle imprese agricole, la gran parte delle quali invece opera regolarmente e nella conformità” lo ha detto il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia a commento della notizia di queste ultime ore, che vede la zona delle Langhe e del Roero sotto i riflettori per alcuni episodi di caporalato nelle vigne.

 Nel 2019, Confagricoltura Piemonte ha sottoscritto un Protocollo d'intesa per la promozione del lavoro regolare in agricoltura, con la Regione Piemonte e con altre associazioni di categoria e gruppi che tutelano i diritti dei lavoratori, tutt’ora valido. “Confagricoltura continua a ribadire il proprio impegno contro il lavoro nero e il caporalato nel settore primario. Un impegno che vede attiva la Confederazione a tutti i livelli, nazionale e locale, e che acquista ulteriore rilevanza in virtù della propria rappresentanza sindacale. Confagricoltura è, infatti, la prima organizzazione in Italia per la quota di giornate lavoro versate all’INPS, ovvero per numero di dipendenti nelle aziende agricole; non è un caso, infatti, che i rinnovi dei contratti di lavoro nazionali, regionali e provinciali vengano da sempre firmati nelle sedi di Confagricoltura” evidenzia Allasia.

Nel proprio Codice Etico, inoltre, l’Organizzazione adotta interventi per la promozione della dignità dei lavoratori e prevede misure di espulsione immediata per eventuali casi acclarati di ricorso al caporalato da parte di aziende associate. Il tessuto agricolo imprenditoriale piemontese ha subito, negli ultimi sei anni, una diminuzione del numero di aziende di circa il 13%, passando dai 46.667 del 2018 alle 40.801 del 2023; per contro la SAU (Superficie Agricola Utilizzata) si è mantenuta più o meno costante e il numero degli operai agricoli dipendenti è in leggero aumento, concentrati in particolare nella provincia di Cuneo, seguita da Asti, Alessandria e Torino.

 “Riflettendo sulle necessità del settore primario piemontese, spicca l’obiettivo raggiungibile con l’ausilio di tutta la filiera dell’agroalimentare coinvolta a vario titolo, di un sistema produttivo socialmente, economicamente e ambientalmente sostenibile, che garantisca prodotti di eccellenza riconosciuti tali in tutto il Mondo, con prezzi accessibili e sicuri per il consumatore finale, che promuova azioni concrete per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale e per una migliore qualità della vita dei braccianti” ha concluso Allasia.

Confagricoltura Piemonte rimarca la necessità di una sinergia tra le associazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori per difendere condizioni di lavoro dignitose e sicure e per una migliore gestione di domanda e offerta di lavoro, a tutela della legalità e lontano da chi opera nell'ombra.

12/07/2024
Aperto il bando regionale “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole”

Dal 1 luglio fino al 2 settembre è aperto il Bando “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” nell’ambito del Piano Strategico della PAC (PSP) 2023-2027. Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR 2023-2027), intervento SRD03.

L'intervento sostiene la realizzazione nelle aziende agricole d’investimenti finalizzati a consentire lo svolgimento di attività complementari a quella di produzione agricola, in modo da garantire un’integrazione del reddito quale condizione essenziale per il mantenimento nel lungo periodo dell’attività agricola, in riferimento ai seguenti ambiti d’intervento:

A) agriturismo;

B) attività di diversificazione di ambito sociale relativamente alle sotto riportate tipologie:

- inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;

- prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l'utilizzazione delle risorse materiali e immateriali dell'agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;

- prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l'ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante;

- progetti finalizzati all'educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità  nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

 C) fattorie didattiche;

 D) trasformazione praticata dalle aziende agricole di propri prodotti agricoli in prodotti finali per alimentazione umana non inclusi nell’Allegato 1 del Trattato di Funzionamento della Unione Europea (TFUE);

  L’aliquota di sostegno è pari al 40% delle spese sostenute, sotto forma di contributo in conto capitale. Tale aliquota può essere maggiorata del:

• 10% rispetto all’aliquota base nel caso di localizzazione dell’investimento in zona montana (ai sensi dell’Art. 32 del Reg. (UE) n. 1305/2013 e del rispettivo allegato al CSR della Regione Piemonte).

• 10% rispetto all’aliquota base per i giovani agricoltori (così come definiti dal PSP e dal CSR 2023-2027 nel paragrafo “Elementi comuni a più interventi”).

Le aliquote sono cumulabili tra di loro, fino a un massimo di aliquota di sostegno pari al 60%.

12/07/2024
Accolte nel DL agricoltura alcune delle richieste di Confagricoltura

Il disegno di legge di conversione del DL Agricoltura - approvato in Senato - di sostegno al settore primario, volte a contrastare i danni legati al cambiamento climatico e a rafforzare le filiere italiane contiene importanti misure richieste da Confagricoltura, come l’ampliamento della moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura - che hanno subito un calo del volume d'affari o una riduzione della produzione - e l’importante proroga al 31 dicembre 2025 della sperimentazione in campo delle TEA.

Essenziali gli aiuti previsti in favore delle imprese che hanno registrato perdite a causa dei fenomeni siccitosi e di quelle che hanno subito danni alle produzioni di kiwi. Importante l’incremento della dotazione del “Fondo di solidarietà nazionale”, con 40 milioni di euro alle produzioni vitivinicole per i danni da peronospora e lo stanziamento di 30 milioni di euro per contenere l’emergenza Xylella.

Importante segnale, inoltre, l’intervento sui ristori per gli effetti delle frane nelle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche.

Particolarmente soddisfacente l’approccio al caporalato. Il Decreto introduce, infatti, rilevanti disposizioni di contrasto al fenomeno e promuove un’evoluzione qualitativa del lavoro agricolo. Positive le misure introdotte per migliorare l’attività di analisi e monitoraggio finalizzata a fornire maggiori garanzie sui contratti di appalto in agricoltura. Tuttavia, sarà necessario, in sede di attuazione, tenere conto delle differenti tipologie di imprese coinvolte per non incorrere in oneri burocratici eccessivamente gravosi.

Quanto alle modifiche introdotte alla normativa su “Granaio d’Italia”, la Confederazione ne apprezza la semplificazione, auspicando la valorizzazione dei prodotti cerealicoli italiani attraverso intese di filiera.

Sul fronte delle agroenergie, asset strategico per la transizione ecologica, Palazzo della Valle plaude alle misure introdotte per garantire la continuità produttiva agli impianti di biogas e biometano alimentati con biomasse agricole, con l’estensione della portata applicativa dei prezzi minimi garantiti.

Con riguardo al fotovoltaico, Confagricoltura avrebbe auspicato alcune aperture sulla produzione di energia da parte delle imprese agricole e, in materia fiscale, una maggior flessibilità sulla tassazione degli impianti a terra oltre i limiti previsti.

www.confagricoltura.it