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ANNO
2024
ANNO 2024 - NUMERO 1
05/07/2024
Sperimentazione Tea in campo, proroga di un anno

La Confederazione accoglie positivamente l’approvazione dell'emendamento al DL Agricoltura, presentato dai senatori Luca De Carlo, presidente della  IX Commissione Senato - Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, e Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della Commissione, che proroga di un anno (al 31 dicembre 2025) la sperimentazione in campo delle produzioni ottenute tramite le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) e amplia i test ai prodotti con migliorate caratteristiche nutrizionali e qualitative.

La norma attualmente in vigore fissa al 31 dicembre 2024 il termine entro il quale i centri di ricerca possono presentare progetti sull’argomento. Considerati i tempi necessari per l’insediamento della nuova Commissione Europea e la ripresa dei lavori da parte del Parlamento Europeo, con questo limite temporale si incorrerebbe a uno stop alle semine.

Confagricoltura, da sempre in prima linea per promuovere e implementare le TEA, plaude alla proroga voluta dai due senatori. “Quello di oggi è un risultato importante. L’emendamento, infatti, rappresenta un sostegno concreto a una sperimentazione fondamentale per l’agricoltura italiana, finalizzata a trovare soluzioni ai cambiamenti climatici e alle fitopatie che colpiscono intere produzioni” dichiara la Confederazione da Palazzo della Valle. E prosegue: “Si tratta anche di un importante segnale a favore della scienza e della ricerca in agricoltura, specie dopo i terribili atti vandalici che hanno distrutto il campo sperimentale di riso TEA in Lomellina, presso una nostra associata”.

Da: www.confagricoltura.it

05/07/2024
Modifica di due dei Regolamenti base della PAC: provvedimento importante, ma resta la necessità di una riforma

 Lo scorso 24 maggio è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Regolamento UE 2024/1468 del Parlamento e del Consiglio europei del 14 maggio 2024 che modifica due dei Regolamenti di base dell’attuale PAC 2023-2027: il primo, sui Piani strategici e il secondo sul finanziamento, gestione e monitoraggio della PAC. Anche se si tratta di una parziale revisione della Politica agricola comune, è sicuramente un grande risultato per le imprese agricole; si tratta, infatti, di un primo passo verso una PAC più attenta agli agricoltori. Prima di illustrare i principali aspetti del provvedimento è utile ricordare la sua genesi.

 Lo scorso 1° febbraio la Commissione, anche alla luce delle proteste del mondo agricolo, annunciava una semplificazione della PAC; prevedendone la presentazione per il 26 febbraio scorso, in occasione del Consiglio Agricoltura dell’UE. Nella stessa data del 26 febbraio, Confagricoltura convocava una propria Assemblea straordinaria a Bruxelles per illustrare la sua visione sul futuro delle politiche europee ed esprimersi in tempo reale sulle proposte della Commissione. La proposta legislativa è stata presentata dalla Commissione lo scorso 15 marzo e approvata dal Parlamento europeo lo scorso 24 aprile.

 Le principali semplificazioni introdotte dal Regolamento riguardano la condizionalità, con la possibilità per gli Stati membri di prevedere esenzioni specifiche dai requisiti di alcune norme nonché di autorizzare deroghe temporanee a requisiti quali limiti di tempo e periodi stabiliti nelle norme di condizionalità, in caso di condizioni meteorologiche che impediscano di conformarsi ai requisiti richiesti. Il Regolamento prevede delle importanti semplificazioni relativamente alla BCAA 6 (coltura minima del suolo) lasciando allo Stato membro maggiore flessibilità, tenendo in considerazione anche le condizioni pedoclimatiche. Per quanto riguarda la BCAA 7 (rotazione dei seminativi), il Regolamento propone di mantenere la rotazione, ma autorizza gli Stati membri ad aggiungere la possibilità di soddisfare tale requisito mediante la diversificazione delle colture (se la superficie a seminativi di un’azienda è compresa tra 10 e 30 ettari, si dovranno coltivare almeno due colture diverse; se invece la superficie a seminativi è superiore a 30 ettari, si dovranno coltivare almeno tre colture diverse).

 In merito alla BCAA 8 (4% della superficie a seminativi a superficie e/o elementi non produttivi) il Regolamento prevede l’eliminazione dalla norma dell’obbligo di destinare una percentuale minima dei seminativi a superfici o elementi non produttivi, mantenendo al contempo la protezione degli elementi caratteristici del paesaggio esistenti. Tale possibilità è collegata alla istituzione da parte dello Stato membro di attuare regimi ecologici (“ecoschemi”) che riguardano le pratiche per il mantenimento di superfici non produttive. In pratica l’obbligo di destinazione a superfici improduttive viene convertito in una misura volontaria ed incentivata. Le semplificazioni relative alla BCAA 7 e alla BCAA 8 sono un importate traguardo, dal momento che si tratta delle due norme di condizionalità più vincolanti per le nostre imprese e per le quali Confagricoltura aveva richiesto sin dall’inizio della riforma la loro non applicazione.

 Ulteriori proposte di semplificazione riguardano poi l’esenzione per le aziende con non più di 10 ettari di superfici agricole dai controlli di condizionalità e dalle relative sanzioni e il numero di richieste di modifica del Piano strategico della PAC che uno Stato membro può presentare ogni anno (che passa quindi da 1 a 2). È utile evidenziare che il Regolamento indica che è opportuno che le modifiche delle norme BCAA 6, 7 e 8 e l’esenzione dalle sanzioni per i piccoli agricoltori si applichino già a partire dall’anno di domanda 2024 (quindi a partire dal 1° gennaio 2024).

Confagricoltura, pur apprezzando le semplificazioni introdotte dal Regolamento, continua a ritenere la portata di questo provvedimento piuttosto limitata; motivo per cui prosegue la sua attività in ambito europeo e nazionale per una modifica più profonda e concreta della PAC. Soprattutto, è necessario porre le basi per una radicale modifica e semplificazione della PAC in vista del “post 2027”. La Confederazione in più occasioni ha richiesto al Masaf di attuare sin da subito, a valere della domanda unica 2024, tutte le semplificazioni previste dal Regolamento e di comunicare quanto prima le scelte che saranno adottate. Dalle prime indicazioni informali ricevute, il ministero ha accolto tale invito e fornito rassicurazioni circa la volontà di applicare, sin dall’anno di domando 2024, tutte le semplificazioni previste.

Da: Mondo Agricolo 

05/07/2024
Contributi obbligatori dovuti per l’anno 2024, dai coltivatori diretti e dagli imprenditori professionali

Si informano gli associati che l’Inps, con circolare n. 74 del 25 giugno 2024, ha definito la misura dei contributi obbligatori dovuti dai lavoratori autonomi agricoli (CD/CM e IAP) per l’anno 2024.

In merito si precisano qui di seguito i punti più rilevanti.

In primo luogo, la circolare INPS ricorda che l’aliquota pensionistica (comprensiva del contributo addizionale al 2%) è unica per tutti i soggetti (adulti e minori di 21 anni) operanti in qualsiasi territorio (zone

Come di consueto, per procedere al versamento dei contributi è necessario scaricare e stampare i modelli F24 dal “Cassetto previdenziale autonomi agricoli” disponibili sul sito dell’Istituto previdenziale. Le scadenze fissate per il pagamento sono:

•          16 luglio 2024 (I rata);

•          16 settembre 2024 (II rata);

•          18 novembre 2024 (III rata);

•          16 gennaio 2025 (IV rata).

Si ricorda che non è stato riconfermato per il 2024 l'esonero dal versamento dei contributi già previsto per l’anno 2020, 2021 e 2022, 2023 in favore dei nuovi lavoratori autonomi agricoli under 40 che si iscrivono per la prima volta alla gestione INPS.

Si coglie l’occasione per evidenziare che purtroppo la tariffazione 2024 non tiene conto del ricalcolo dell’ammontare degli esoneri pregressi – relativi ai neo iscritti under 40 negli anni 2020, 2021, 2022 che avevano iniziato l’attività in corso d’anno – che l’INPS avrebbe dovuto effettuare in virtù del mutato orientamento sul punto. Come si ricorderà, infatti, nel 2023 l’Istituto – su sollecitazione di Confagricoltura – ha ritenuto applicabile lo sgravio, in tali casi, per l’intero periodo previsto dalla legge (24 mesi) anziché per un periodo inferiore (a partire dall’inizio dell’attività in corso d’anno). La Direzione Generale INPS – nuovamente risollecitata – si è impegnata a procedere d’ufficio al ricalcolo di tali somme nel prossimo mese di luglio, al fine di consentire la compensazione delle differenze positive secondo le procedure ordinarie in occasione del pagamento delle prossime rate 2024.

Si invitano gli associati interessati di contattare l’incaricato addetto a tale servizio presso i nostri uffici zona, per ricevere tutte le informazioni e procedere alla stampa dei modelli F24 e quindi al versamento.

Di: Mario Rendina